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Helmut Kohl. Un patrimonio immenso per l’Europa tutta

16 Giugno 2017

fiocco di lutto

 

 

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Onori a Helmut Kohl

 

 

Helmut Kohl

corona d'alloro dorata

Il “Premio Capo Circeo” Helmut Kohl, cancelliere di lungo corso per un ventennio della Repubblica Federale Tedesca, a far data dal 1° ottobre 1982 fino al 3 ottobre 1990,  è deceduto in data odierna.
Il nostro necrologio su Helmut Kohl si condensa nelle seguenti parole.
In politica estera perseguì con ferrea coerenza l’affermazione del ruolo tedesco in modo inscindibile da quello delle crescita e del rafforzamento della Comunità Economica Europea.
L’ultimo e più cruciale periodo della guerra fredda lo vide determinato nella difesa del comune confine euro-tedesco dalla minaccia dell’invasione sovietica e fu sincero alleato, nella NATO, degli USA e di Reagan, senza mai cedere alle pericolose lusinghe del neutralismo filosovietico.
All’interno,  la crescita politica e economica della Germania fu da lui perseguita nel rispetto e nel rafforzamento delle istituzioni politiche interne e con la difesa dello stato sociale.
L’implosione del regime sovietico e del Patto di Varsavia, a seguito del dispiegamento degli euromissili USA dotati delle rivoluzionarie testate neutroniche in Europa occidentale voluto da Reagan e dai maggiori alleati europei (Regno Unito, Germania, Italia), testate di cui l’arsenale sovietico era sprovvisto, poneva fine al ricatto nucleare e alla più che paventata invasione da est. Questo determinò pure il crollo del regime di Pankow e la riunificazione della Germania occidentale con quello che era rimasta della Germania orientale nella DDR.
L’abbattimento del muro di Berlino fu, è e rimarrà simbolo indelebile di questa nuova pagina della storia del popolo tedesco e dei popoli dell’Eurasia e del Mediterraneo.
Kelmut Kohl Deut
Helmut Kohl perseguì gli obiettivi prioritari entro questo nuovo scenario senza mai optare per scelte sciovinistiche e senza mai imporre il primato politico e economico germanico all’interno della Comunità Economica Europea.
Genio della politica, realizzò un’azione di grande e armonico equilibrio a pro della crescita germanica intesa come espressione imprescindibile del rafforzamento e della crescita della Comunità Economica Europea, che appunto nel frattempo si allargava e si rifondava in Unione Europea, altro obiettivo strategico che era stato nel cuore e nella mente di Kohl, il quale si confermava definitivamente, mentre si accingeva a lasciare il proscenio,  come uno dei maggiori spiriti dell’Europa contemporanea e sicuramente la figura più importante fra i padri della nuova Europa. Un vero gigante, la cui azione ci è di conforto e di sprone nell’affrontare le gravi e pericolose sfide che minacciose si addensano sugli scenari odierni e dell’immediato futuro dell’Unione Europea.

 

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