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Premio Europeo Capo Circeo. Nota generale

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PREMIO EUROPEO CAPO CIRCEO
XXXIII EDIZIONE

                                                                         ROMA

 

 

“Facitori di Storia”

 

 

 Nota generale

 

Il Premio Europeo Capo Circeo, o Associazione per il Premio Capo Circeo, ha alla base un’attività volontaria e “no profit”. L’altruismo e le attività disinteressate costituiscono una potente molla che muove il mondo, oltre a fattori prioritari  quali l’applicazione dell’ingegno nella ricerca, il coraggio negli investimenti e il conseguimento  del “giusto” profitto”.

Nel corso degli anni della precedente storia del Premio Capo Circeo, fondato dal Dr. Gino Ragno quale espressione di maggior risalto delle attività dell’Associazione per l’Amicizia Italo-germanica, punti di riferimento sono stati gli aiuti di marchi automobilistici tedeschi (particolarmente Volkswagen e Mercedes), che saranno ancora interloquiti nel prossimo futuro), anche in relazione al fatto che il Premio era nato come emanazione ed espressione apicale delle attività  dell’Associazione per l’Amicizia Italo-tedesca; oltre che i contributi pubblici per la promozione delle attività cultruali, sociali, turistiche, etc…

L’Associazione Culturale per il “Premio Europeo Capo Circeo”,  detta anche “Premio Capo Circeo”, non ha fini di lucro. Essa intende   tutelare, continuare,  promuovere,  sviluppare  lo spirito e le finalità del “Premio Capo Circeo” fondato  dal già citato defunto Dr. Gino Ragno. Garanzia di questa continutià è innanzitutto il Prof. Domenico Cambareri, componente da molti anni della Commissione del Premio, che aveva contribuito molto all’opera del Segretario Generale intesa a raggiungere muove prospettive e ulteriori mete.

 Aspetto centrale dell’attività del Premio  è la promozione dell’amicizia dell’affratellamento tra i popoli europei e tra i loro governi, della completa integrazione degli stessi popoli nell’Unione Europea, anche con lo sviluppo di maggiori ambiti e fasi di sovranità da parte della stessa Unione Europea; e  del suo allargamento politico-geografico sino ai suoi  confini storico-culturali. Di tutto ciò, l’Associazione per l’Amicizia Italo-germanica era stata la prima pietra. Così come lo sono stati Germania e Italia assieme alla Francia e ai paesi del Benelux nell’originaria creazione dell’Europa dei Sei.

 

Quest’anno, l’aiuto prioritario ci viene dalla Fondazione  Di Paolo. Nulla esclude ulteriori contributi privati, ambito su cui si muove la Fondazione, visto che ci riferiamo a base “no profit”, e quindi  non possiamo sopprimere l’esigenza primaria del reperire  le risorse necessarie.  Aiuti in piena trasparenza da parte di soggetti rinomati e di sicura affidabilità non possono che esser benvenuti.

 

La Fondazione Di Paolo, oltre ad essere legata alla storia del premio nella persona del suo titolare, ha oggi  individuato, in termini di proiezione e marketing, obiettivi aspetti di positiva ricaduta d’immagine a tutto campo. Essa, in base all’accordo, ha titolo a poter rappresentare tutto ciò e a presentarci eventuali soggetti interessati.  

 

L’assegnazione del Premio ha titolo di assoluta gratuità: così è sempre stato, e non vi può essere alcuna surrettizia subordinazione all’attribuzione dello stesso, che anche per questo gode di meritata fama.

Nulla esclude che una Società premiata possa, unilateralmente, se di suo gradimento e di sua possibilità, nel futuro prossimo o meno, porsi come co-partner nella sponsorizzazione dell’evento che, da prevalentemente italo-tedesco, è ormai europeo, nel solco delle peculiarità della sua nascita e storia, che ha contribuito all’allargamento europeo. In molti modi, fino a far cadere gli steccati in riferimento all’ingresso della Turchia, partner culturale ed economico privilegiato per l’Italia, la Germania, la Francia, il Regno Unito e l’Europa tutta.

L’archivio che sarà costituito in questo blog sarà a disposizione delle personalità che hanno ricevuto il riconoscimento, dei loro parenti o rappresentanti legali al fine di pubblicare in esso delle schede in cui inserire  quanto si vorrà segnalare sulla loro opera.

Il Premio Capo Circeo si riserva di rimuovere dalla Lista dei Premiati chi dovesse incorrere in condanne di rilevanti gravità o in comportamenti pubblici tali da compromettere l’immagine, il valore e le finalità dei suoi obiettivi e la dignità delle altre personalità a cui è stato conferito il riconoscimento.

 

La cerimonia  si snoda con l’inaugurazione, le prolusioni di personalità del mondo istituzionale,  i saluti de Comitato del Premio. Seguono  la lettura delle motivazioni della Laudatio e l’assegnazione ai premiati dell’aurea statuetta di Circe. Ogni personalità premiata potrà rivolgere una breve allocuzione di saluto alla platea, alle autorità e alla Commissione del Premio Capo Circeo.

Lo svolgimento della cerimonia dovrà rispettare in maniera rigorosa i tempi previsti, nel rispetto degli orari dei Musei Capitolini, Ente Pubblico Ospitante.

 

L’ingresso nella Sala Pietro da Cortona è riservato agli invitati. Eventuali accessi di pubblico saranno consentiti dopo l’ingresso degli ospiti, nel rispetto del limite massimo di persone indicato dall’Amministrazione dei Musei Capitolini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                    

                                                      Premio Capo Circeo                                                          email:info@premiocapocirceo.it

 

 

 

 

 

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